Victoria Boutenko ci spiega quali siano i vantaggi di un'alimentazione basata su deliziosi frullati verdi,
preparati unendo assieme salutari verdure a foglie verdi con gustosi
ingredienti quali: mela, banana, limone, fragole, menta, mango, pesca,
avocado, zenzero, sedano, basilico, e tanti altri.
La Boutenko illustra questa
straordinaria dieta a basi di frullati utile per curare malattie quali
depressione, perdita di memoria, dipendenze, obesità, colesterolo alto,
malattie cardiovascolari, infiammazioni, infezioni respiratorie,
disturbi intestinali ecc.
L'opera presenta le quantità di
minerali, vitamine, proteine e altri nutrienti che contiene ogni diverso
frullato. Ci sono molte testimonianze di entusiasti sostenitori di
questa dieta crudista e dei risultati da essi raggiunti.
Indipendentemente dal fatto che si segua una dieta crudista, vegana, vegetariana o mediterranea,
bere regolarmente frullati (o smoothies) verdi può migliorare notevolmente la nostra salute.
bere regolarmente frullati (o smoothies) verdi può migliorare notevolmente la nostra salute.
Tradotto in 26 lingue "Le Virtù
Terapeutiche dei Frullati Verdi" di Victoria Boutenko è un libro molto
conosciuto nel mondo vegan e crudista, e ora disponibile anche in
Italiano.
Indice
Prefazione
Introduzione all'edizione aggiornata
Introduzione
Introduzione
Capitolo 1 - Osa osservare!
Capitolo 2 - Che cosa mancava nel nostro programma crudista?
Capitolo 3 - Come mangiano gli scimpanzé
Capitolo 4 - La rivoluzione dei frullati verdi
Capitolo 5 - Perché è difficile amare le verdure a foglia verde?
Capitolo 6 - Verdure a foglia verde: un nuovo gruppo di alimenti
Capitolo 7 - L'abbondanza delle proteine nelle verdure a foglia verde
Capitolo 8 - Fibre: la spugna magica
Capitolo 9 - Verdure a foglia verde per l'omeostasi
Capitolo 10 - L'importanza dell'acido gastrico
Capitolo 11 - Lo Studio Roseburg
Capitolo 12 - Le verdure a foglia verde aumentano l'alcalinità dell'organismo
Capitolo 13 - Un terreno sano vale più dell'oro
Capitolo 14 - Il potere terapeutico della clorofilla
Capitolo 15 - La saggezza delle piante
Capitolo 16 - Verdure a foglia verde: la fonte originaria degli omega-3
Capitolo 17 - Un omaggio alla dottoressa Ann Wigmore
Capitolo 2 - Che cosa mancava nel nostro programma crudista?
Capitolo 3 - Come mangiano gli scimpanzé
Capitolo 4 - La rivoluzione dei frullati verdi
Capitolo 5 - Perché è difficile amare le verdure a foglia verde?
Capitolo 6 - Verdure a foglia verde: un nuovo gruppo di alimenti
Capitolo 7 - L'abbondanza delle proteine nelle verdure a foglia verde
Capitolo 8 - Fibre: la spugna magica
Capitolo 9 - Verdure a foglia verde per l'omeostasi
Capitolo 10 - L'importanza dell'acido gastrico
Capitolo 11 - Lo Studio Roseburg
Capitolo 12 - Le verdure a foglia verde aumentano l'alcalinità dell'organismo
Capitolo 13 - Un terreno sano vale più dell'oro
Capitolo 14 - Il potere terapeutico della clorofilla
Capitolo 15 - La saggezza delle piante
Capitolo 16 - Verdure a foglia verde: la fonte originaria degli omega-3
Capitolo 17 - Un omaggio alla dottoressa Ann Wigmore
Testimonianze
Studio Roseburg: le testimonianze dei partecipanti
Frullati verdi: le ricette
La rivoluzione dei frullati verdi
Nel corso della mia ricerca, ho notato
che gli scimpanzé adorano le foglie verdi. Ricordo che li guardavo allo
zoo e li vedevo agitarsi elettrizzati quando venivano loro offerti rami
freschi di acacia, foglie giovani e tenere di palma o di cavolo a foglia
lunga.
Osservandoli, un giorno mi sentii così
ispirata che andai a raccogliere le foglie dei vicini cespugli di acacia
e provai a mangiarle. Ma quelle foglioline verdi per me non erano molto
appetitose, e questo poneva un altro problema: mangiare le verdure a
foglia mi era sempre sembrato un dovere.
Pensavo sempre fra me e me:
“Devo mangiare le verdure”.
“Devo mangiare le verdure”.
A volte “imbrogliavo” centrifugandole:
bevevo in fretta un bicchiere di succo verde e mi consideravo a posto
per un paio di giorni. Oppure, prima di eliminare gli oli, riuscivo a
mangiare volentieri le verdure a foglia preparando un saporito
condimento crudo e affogandocele. Non mi sarei mai sognata però di
mangiare per pranzo un mazzo di cavolo nero o di spinaci.
Se io non amavo le verdure verdi, mio
marito Igor non poteva neppure tollerarle. Da ragazzo era stato
incoraggiato a mangiare quasi esclusivamente carne e pane, “come un vero
uomo russo”. Vivendo in Russia, raramente vedevamo nei negozi verdure a
foglia verde. Al mercato dei contadini si potevano comprare l’aneto, il
prezzemolo e le cipolline verdi, ma solo in estate. Ricordo che nei
mesi estivi vedevo solo un paio di volte la lattuga, e la consideravo un
ortaggio raro ed esotico.
Più leggevo sul contenuto
nutrizionale delle verdure a foglia verde, più mi convincevo che fossero
l’alimento più importante della dieta umana. Se solo fossi riuscita a
trovare un modo per mangiarle volentieri così da consumarne la quantità
necessaria per ottenere la salute perfetta!
55 kg persi e fine delle malattie croniche
«Sono una donna di 37 anni. Tre anni fa pesavo quasi 114 kg ed ero sempre malata.
Mangiavo fast food tre volte al giorno,
tracannavo Pepsi senza sosta e fumavo mucchi di sigarette. Non toccavo
mai un frutto o della verdura fresca e non avevo idea di quanto male mi
stessi infliggendo.
In compenso, avevo ogni genere di
problemi: una grave depressione che trattavo da dieci anni con
antidepressivi; disturbi cronici che andavano dalle allergie alla
bronchite fino alle infezioni urinarie; emicrania, crampi mestruali
insopportabili, dolori muscolari, sindrome del colon irritabile,
gastrite, letargia… Sono sicura che ci fosse anche dell’altro, che al
momento non riesco nemmeno a ricordare.
Mi asportarono la cistifellea ed ero sicura che dopo l’intervento sarei stata meglio.
Invece avvenne il contrario.
Invece avvenne il contrario.
Immediatamente ripresi il mio regime a
base di fast food e Pepsi e il mio malessere continuò ad aumentare. Dopo
l’intervento, come ho detto, mi sentivo ancora peggio. Non sapevo più
cosa fare ed ero sicura che, se non mi fossi inventata qualcosa, presto
sarei morta.
Cominciai a raccogliere informazioni
sull’alimentazione e in breve mi resi conto che da trentaquattro anni
stavo avvelenando il mio organismo. Cominciai a limitare l’assunzione di
grassi e cibi industriali. Avevo la sensazione di sentirmi meglio, ma
non proprio in forma.
A quel punto mi capitò di leggere alcuni
libri sul cibo crudo e dopo circa sei mesi di strenua lotta con le mie
dipendenze alimentari riuscii a passare a una dieta interamente
crudista. Ho perso quasi 55 kg e per un anno mi sono sentita benissimo,
ma dopo dodici mesi di questo regime ho ripreso ad aumentare di peso e a
sentirmi sempre stanca. È tornato anche lo stesso orribile mal di
stomaco che avevo prima.
Più o meno nello stesso periodo mi
capitò di leggere Le virtù terapeutiche dei frullati verdi e compresi
che stavo ancora consumando troppi grassi e una quantità insufficiente
di verdure a foglia verde. Iniziai ad assumere frullati verdi e
immediatamente mi sentii meravigliosamente, molto meglio di quanto mi
fosse mai capitato prima. Ancora adesso mi sento in gran forma, e
continuo a bere i miei frullati verdi.
Grazie, Victoria, per l’idea brillante e per questo splendido libro».
Victoria Everett
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