La parola “malattia” indica una condizione negativa. Si è malati e di conseguenza, soffriamo. Spesso le malattie sono gravi. In alcuni casi incurabili. In altri, curabili. Ma a vita. Vuol dire che, pur perdurando lo stato di malattia, possiamo avvalerci di alcune cure che renderanno possibile il protrarsi della vita in condizioni più o meno accettabili. In ogni caso, “malattia” fa rima con “negativo”.
Molte volte ho avuto modo di parlare nei miei articoli, delle Lobby farmaceutiche e dei loro miliardari giri di affari. Che ci piaccia o no, questi bisonti dell’industria si cibano di clienti. Ed i clienti, devono essere – per forza di cose – malati.
Ora, è indiscutibile il ricorso alle cure, quando il nostro organismo lo richiede.
Ma vi siete mai soffermati a pensare a quanto si spende nel mondo per sostenere uno stato di benessere provocato – nella mente di molti – dall’assunzione di prodotti che hanno solo una funzione psicologica e non preventiva o curativa?
Siamo malati di benessere. Nel senso che oggi, siamo pronti a qualsiasi cosa per mantenere in essere un aspetto positivo, considerato premiante nella Società in cui viviamo. Dove tutto ciò che non è omologato a modelli prestabiliti dalle industrie di Mercato, viene automaticamente rigettato come non confacente ad una sorta di modello prestabilito.
E ci sono due tipi di cosidetto “benessere” che il Sistema ci porta a dover assolutamente perseguire: il benessere rappresentato dall'immagine esteriore, ed il benessere rappresentato da ciò che si possiede. Due menzogne. Due aberrazioni.
Così, si fa di tutto e di più. Si acquistano tonnellate di integratori alimentari che nella maggior parte dei casi non sono richiesti dal nostro organismo. Controlliamo il nostro livello di Colesterolo come fosse l’Oracolo che tutto dice e stabilisce, senza sapere che il Colesterolo semmai è un parametro del nostro organismo che può far valutare altre patologie e che quindi patologia non è. Ma le industrie si sono specializzate nel creare ad arte finte patologie, al solo scopo di rifornirsi di bacini di clientela sempre più ampi.
E giù a deglutire pillole, capsule, sciroppi. Giù ad acquistare pallets di yogurth “anti colesterolo” che peraltro, una nuova regolamentazione europea vieta di vendere per questo scopo. E vai con cure naturali, mezze naturali e chimiche. In una giostra orribile che corre verso il tentativo vano e spesso persino pericoloso di mantenersi in vita in una perenne condizione di benessere.
E cosa ancor più grave, corriamo anche a procurarci una moltitudine di cose, di ogetti che non servono nel 99,9% dei casi, se non a raggiungere quel livello di benessere effimero che si chiama anche “status sociale”. Siamo tutti pazzi.
Siamo malati di benessere ad ogni costo. E pur di raggiungere uno stato che quasi nessuno sa quali carateristiche abbia, ci curiamo. Con farmaci ad hoc. O con oggetti che assumono la connotazione di “cura” quando servono solo ad apparire.
Assurdo. Curiamo l’eventuale possibilità che un qualche acciacco possa prima o poi capitare. Preveniamo mere possibilità. Ci indebitiamo per apparire “benestanti”. E se è pur vero che prevenire è meglio che curare, di metodi davvero naturali e molto meno dispendiosi per la mente ed il portafogli, ce ne sarebbero molti.
Il fatto è che per “benessere” ormai tutti si intende un bell’aspetto esteriore. Ma la verità è un’altra, e nessuno fra coloro che generano “soluzioni” per il nostro “benessere” la rivelerebbe mai. Il benessere, nasce da un equilibrio fra mente e corpo. Il benessere vero, è altro. Non è apparire, non è poter somigliare ad un modello, non è sembrare altro rispetto a ciò che si è davvero.
Benessere è quella condizione interiore, in cui un essere umano si trova quando tutto appare nella dimensione reale. Benessere è saper cogliere la propria fortuna di esistere. Benessere è essere se stessi e non doversi adeguare o peggio omologare a modelli altrui.
Ma l’attuale Sistema, che trova giovamento solo attraverso il convincimento di massa al raggiungimento di condizioni del tutto effimere, fa e farà sempre di tutto per allontanare l’Umanità dal vero concetto di Benessere. Svendendo per tale, attraverso varie modalità, la pillola magica o l’elisir di lunga vita che nella realtà delle cose, ci rende schiavi ed ammalati. Di una nuova malattia. Chiamata “Benessere”.
di Emilia Urso Anfuso
fonte:http://www.gliscomunicati.com/content.asp?contentid=1691
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