mercoledì

Occhio alla tintarella della domenica, macchie e rughe per una donna su tre

No alle maratone sotto il sole della domenica. "Fanno invecchiare prima e regalano una pelle macchiata. Risultato? Una italiana su tre porta i segni del fotoaging". A mettere in guardia le fan della pelle ambrata a tutti i costi, pronte ad approfittare al massimo dei primi caldi e delle giornate assolate, è Giulio Basoccu, chirurgo estetico e docente all'università Sapienza di Roma.



"Con i primi caldi e le giornate assolate viene una voglia irrefrenabile di correre a sdraiarsi al sole appena si ha una giornata libera dal lavoro. E questo accade soprattutto la domenica, quando molte persone si lasciano 'cuocere' su spiagge di mare e laghi o in piscina, dalla mattina alla sera, sfruttando tutta la giornata e soprattutto le ore più calde, quando il sole è più dannoso. Così - dice Basoccu - 1 donna su 3 in Italia rimane vittima del fenomeno di fotoaging, invecchiamento della pelle dovuta all'esposizione ai raggi del sole. Questo proprio perché non ci si espone al sole con cautela".
Basoccu spiega che, in cerca di un aspetto più 'in salute' e riposato, si rischia di ottenere l'effetto opposto. Proprio "il fotoaging provoca discromie ed elastosi. Le discromie, volgarmente chiamate macchie della pelle, sono alterazioni legate a una cattiva pigmentazione e rappresentano un inestetismo molto frequente, specialmente nelle donne. Sono spesso provocate dalla concentrazione di melanina in alcune zone, in cui compaiono macchie, che generalmente si localizzano sul volto e possono coprire anche un'ampia area".
"L'elastosi invece è rappresentata dai danni in termini di rughe regalati dal sole. In pratica - spiega il chirurgo - i raggi rallentano la produzione di acido ialuronico, che conferisce al derma quelle sue particolari proprietà di resistenza, mantenimento della forma, idratazione". Ma come si riconoscono i segni della 'tintarella selvaggia'? Le rughe da esposizione al sole sono quelle che appaiono sulla fronte, lungo i tratti nasolabiali dove la pelle è più sottile, più delicata, e quelle sul decolleté, "dove il sole in pratica batte sempre".
Come prevenire tutto questo? Esponendosi al sole con cautela, raccomanda l'esperto, e soprattutto preparando prima la pelle. "All'abbronzatura ci si deve preparare e arrivare a piccoli passi - aggiunge Basoccu - Pensiamoci in tempo. Il primo obiettivo, anche se puo' sembrare strano, è quello di schiarire, rendere uniforme la pelle e andarla a liberare da impurità e macchie, dovute ad accumuli di melanina causati dalle precedenti esposizioni errate".
E non è tutto. L'esperto suggerisce "una volta a settimana di effettuare un gommage che rinnova la pelle, elimina lo strato corneo ma mantiene l'abbronzatura e ne assicura l'uniformità" e di assumere beta carotene in capsule e attivatori di sintesi melaninica. "I fattori essenziale affinché l'abbronzatura sia uniforme e duratura, per evitare le scottature e che ci si spelli, sono fondamentalmente due: la pelle deve essere super idratata sia dall'interno che dall'esterno - raccomanda Basoccu - perché i raggi solari la stressano e la seccano con molta facilità".

FONTE:http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Occhio-alla-tintarella-della-domenica-macchie-e-rughe-per-una-donna-su-tre_470446639.html

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