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Alcol: accorcia la vita e favorisce il cancro, italiani svelano come

Milano, 21 apr. (Adnkronos Salute) - Troppo alcol accorcia la vita: fa invecchiare prima e favorisce il cancro. Una ricerca italiana ha dimostrato che esagerare coi drink (anche senza sviluppare una dipendenza patologica dal 'bicchiere') sposta in avanti l'orologio biologico delle cellule, particolari strutture genetiche chiamate telomeri, la cui scoperta ha fruttato il Premio Nobel 2009 per la Medicina agli scienziati americani Elizabeth H. Blackburn, Carol W. Greider e Jack W. Szostak.
Gli autori della nuova ricerca, condotta tra Padova e Milano e presentata a Washington al meeting 2010 dell'American Association for Cancer Research, hanno osservato che negli alcolisti la lunghezza dei telomeri risulta dimezzata. E un 'taglio' dei telomeri significa invecchiare più velocemente, ammalarsi prima e quindi, in definitiva, vivere meno. Un team composto da ricercatori dell'università di Padova (Laboratorio di mutagenesi ambientale del Dipartimento di medicina ambientale e sanità pubblica), in collaborazione con l'università degli Studi di Milano (Dipartimento di medicina del lavoro) e la Fondazione Irccs ospedale Maggiore Policlinico (Centro di epidemiologia molecolare e genetica), ha dimostrato che il legame tra consumo di alcol, rischio di tumori e invecchiamento inizia a livello cellulare con l'accorciamento dei telomeri. I telomeri - ricordano gli esperti in una nota - sono delle sequenze di Dna che si trovano nelle regioni terminali dei cromosomi e sono importanti per la stabilità genetica delle cellule. La lunghezza dei telomeri si accorcia progressivamente mentre invecchiamo. Ebbene, avvertono gli studiosi: un uso eccessivo di alcol produce nelle nostre cellule stress ossidativo e infiammazione, due meccanismi che possono accelerare l'accorciamento dei telomeri. Inoltre, visto che l'accorciamento dei telomeri è un meccanismo fondamentale nel processo di cancerogenesi, i ricercatori hanno ipotizzato che le persone con telomeri più corti per eccessivo consumo di alcol potrebbero essere più a rischio di sviluppare il cancro. Utilizzando la tecnica di analisi nota come 'real-time polymerase chain reaction', i ricercatori hanno analizzato il Dna del sangue di 59 persone che consumavano alcol in modo sregolato, anche se non potevano ancora essere 'catalogati' come alcolisti (il 22% consumava ogni giorno 4 bicchieri o più di vino o altra bevanda alcolica), e di 197 volontari con un consumo di alcol nella norma della popolazione italiana (soltanto il 4% consumava 4 bicchieri o più al giorno di vino o altra bevanda alcolica). I due gruppi erano di età simile e non mostravano differenze per altre caratteristiche che avrebbero potuto modificare la lunghezza dei telomeri (dieta, fumo, esercizio fisico, stress lavorativo o esposizioni ambientali). I risultati hanno mostrato che la lunghezza dei telomeri era "drammaticamente ridotta nei soggetti dello studio che consumavano quantità eccessive di alcol", riferiscono gli studiosi. In particolare, "la lunghezza dei telomeri era dimezzata negli alcolisti in confronto ai soggetti di controllo" (0,41 e 0,79 unità nei due gruppi). "Gli alcolisti - spiegano Andrea Baccarelli (Policlinico-università Statale di Milano) e Sofia Pavanello (università di Padova), responsabili del progetto di ricerca - sembrano più vecchi di quanto non siano in realtà e si è sempre ritenuto che un consumo eccessivo di alcol possa far invecchiare prematuramente e anticipare nel tempo le tipiche malattie dell'invecchiamento. In particolare, un eccessivo consumo di alcol è associabile all'insorgenza di tumori di diverso tipo", precisano.Inoltre, evidenzia Pavanello, "i soggetti portatori di una variante genetica nel gene ADH1B mostravano un rischio maggiore di alcolismo e avevano telomeri più corti. La diminuzione della lunghezza telomerica che abbiamo trovato è di entità molto grande e siamo stati sorpresi noi stessi dall'aver trovato un effetto dell'alcol così forte a livello cellulare".
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