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Usa, cancro prostata sconfitto da farmaco sperimentale


Un'unica dose ha fatto guarire due pazienti inoperabili
Roma, 20 giu. (Apcom) - Una guarigione completa che ha suscitato grande euforia fra gli specialisti: due pazienti con un cancro inoperabile alla prostata sono guariti dopo aver assunto un'unica dose di un farmaco sperimentale.Il risultato della cura è stato talmente stupefacente che i ricercatori hanno deciso di rendere noti i dettagli dei due casi, prima ancora che si concludesse il ciclo terapeutico e sperimentale. Si tratta di un farmaco biologico, un anticorpo che stimola il sistema immunitario. Secondo i medici, infatti, la risposta dei due pazienti alla terapia ha superato qualsiasi aspettativa. Il dottor Eugene Kwon - urologo della Mayo Clinic del Minnesota (Usa), uno dei centri specialistici più quotati al mondo - ha paragonato i risultati dell'esperimento allo sfondamento della barriera del suono: "Rappresenta il Santo Graal della ricerca sul cancro alla prostata; eravamo sulle sue tracce da anni" ha detto Kwon all'Independent. Il cancro alla prostata è la forma di tumore più diffusa fra gli uomini (in Gran Bretagna circa 34mila nuovi casi l'anno e oltre 10mila morti l'anno, precisa il quotidiano britannico), e il tasso è triplicato nel corso degli ultimi 30 anni, grazie anche ai maggiori controlli che permettono di diagnosticare un numero superiore di casi. Gli Stati Uniti registrano il più alto tasso percentuale della malattia. Il tumore di Fructuoso Solano Revuelta, uno dei due pazienti ricoverati alla Mayo Clinic, era più grande di una palla da golf e si era ormai diffuso oltre la prostata, raggiungendo l'addome. A pazienti in queste condizioni viene comunicato che l'aspettativa di vita si limita a qualche mese e ad essi vengono di solito prescritte solo cure palliative. Invece, dopo la somministrazione di questo farmaco biologico, l'ipilimumab, un anticorpo monoclonale sviluppato in laboratorio che stimola il sistema immunitario e non ha effetti collaterali importanti, il tumore del paziente si è ridotto in modo talmente consistente da poter essere operato. Tutti e due i pazienti sono guariti completamente e sono tornati al lavoro. fonte:http://www.apcom.net/newscultura/20090620_111801_bd22cd_64648.html

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