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Sperimentata a Grenoble nuova cura per l'epilessia


Non invasivo, permette di operare a scatola cranica chiusa

(Apcom) - Sperimentato presso l'European Synchroton Radiation Facility (ESRF), il Sincrotrone di Grenoble , un protocollo di ricerca per il trattamento non invasivo dell'epilessia, che permetterebbe di intervenire sul cervello operando a scatola cranica chiusa. Uno studio molto importante che consentirà alle persone epilettiche di innalzare la loro qualità della vita. In Italia l'incidenza dell'epilessia è di 46,7 su 100.000 abitanti, mentre sono 25mila i nuovi casi che si registrano ogni anno. Si tratta di persone soggette ad improvvise crisi e che attendono dalla ricerca cure nuove e risolutive. Il protocollo si propone di curare l'epilessia tagliando con precisione i fasci di fibre nervose che trasmettono le scariche epilettiche, tramite fasci microscopici di radiazioni spessi 600 micron (poco piu' di mezzo millimetro). Tali radiazioni possono essere prodotte solo presso il Sincrotrone di Grenoble, centro di ricerca finanziato dalla Comunità Europea, e in pochi altri centri al mondo. L'obiettivo dell'esperimento, condotto su modello animale, come ha spiegato Pantaleo Romanelli, coordinatore del progetto e Responsabile della Neurochirurgia funzionale dell'Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli, "è stato quello di parcellizzare il focolaio epilettico, così che non potesse originare ulteriori scariche epilettiche in ratti affetti da epilessia sperimentale indotta tramite acido kainico". La forma di epilessia indotta aveva provocato un focolaio epilettico nella corteccia motoria, la parte più delicata del cervello, quella che regola i movimenti. Il successo della sperimentazione, consistita nell'interruzione delle crisi epilettiche, desta, quindi, ottime speranze su tale terapia, che risulta essere non invasiva, e che permetterebbe di operare con la scatola cranica chiusa. Una cura meno pericolosa per i soggetti umani. Le radiazioni usate per l'esperimento (quelle di sincrotrone) godono di proprietà fisiche particolari che , ad esempio, consentono lo studio a raggi X delle strutture molecolari dei cristalli. Esse vengono prodotte nelle camere a vuoto anulari dei sincrotroni e di altri tipi di acceleratori di particelle che consentono ai fasci di elettroni di giungere a velocità prossime a quelle della luce e di giungere produrre così radiazioni con una lunghezza d'onda compresa tra l'infrarosso e i raggi X. Al progetto, giudicato il più interessante tra oltre 500 protocolli arrivati al sincrotrone da tutto il mondo ha lavorato il gruppo sperimentale di Romanelli che ha una composizione multidisciplinare e che proviene da tutta Europa. Significativo è stato il contributo dei ricercatori che lavorano stabilmente al sincrotrone, come Alberto Bravin, direttore della biomedical beamline del sincrotrone, Yolanda Prezado, Elke Brauer, Herwig Requardt e da scienziati del Neuromed come, Fabio Sebastiano e Francesco Lena.
di Apcom
fonte:www.wallstreetitalia.com




7 commenti:

  1. chiedo quando sarà possibile poter usufruire di questa possibilità, in quanto sono padre di una ragazza di anni 27 che ha crisi epilettiche multifocali e farmaco-resistente attualmente è sotto trattamento dello stimolatore vagale e farmaci (zonegran-tolep-topamax-keppra)sono stato anni addietro presso il centro per l'epilessia Neuromed di Pozzilli ove è stata esaminata con registrazione video. Sarei grato di aver notizie dell'evolversi di nuove metodiche per la cura in oggetto formulo i più fervidi saluti daparte di tutta la mia famiglia a presto grazie Vincenzo.

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  2. ciao mi chiamo david sono di milano ho 32 anni la mia prima crisa di grande male mi è venuta a scuola alle elementari mi hanno dato il gardenale ma l'esame del sangue e urine, non andavano bene ero anemico fegato ingrassato ,emolisi siccome ho il favismo poi ho provato ttegretol (carbamazepina) lo stesso problema crisi emolitiche poi ho provato il tolep(oxcarbazepina) che si scinde in 10-oh carbazepina lo stesso problema,poi il topamax brucione .anoressia.presenza di emoglobina nelle urine sospeso keppra .crisi emolitiche la mia dottoressa mi ha detto che ho un epilessia da mancanza di ossigeno quando sono naro anosssemia cerebrale .mi dicono che ho un epilessia chiamata( focale con secondaria a generalizzazione )in più farmaco resistente sto prendendo il valium da 10 mg 3 volte al di poi rivotril 4 pastiglie ,poi al bisogno tavor 2,5 mg la mia dottoressa mi ha detto che nel mio caso siccome ho il favismo è difficile darmi una cura ho 4 crisi al mese poi l'ultima con trauma cranico poili ho chiesto di prescrovermi lamarijuana terapeutica ma non si può in italia dico io in italia ce ne sono tanti come noi epilettici hai tossicodipendenti li danno il metadone che fa più male dell'eroina io chiedo una cura non una droga per sballarmi chi mi può rispondere grazie

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  3. Spero che questo link possa esservi d'aiuto:

    http://brain.oxfordjournals.org/cgi/content/abstract/awn079?ijkey=X4NzlQoJEzvHgZX&keytype=ref

    http://salute33.blogspot.com

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  4. ciao mi chiamo sam e vengo da pistoia io la mia prima crisi con convulsioni lo avuta a13anni ed ho cominciato col depakin purtroppo poi continuavo sempre a svenire dopo un anno mi hanno dato il topamax...ma dopo due anni quasi tre di calma piatta e ritornata come un esattore torna a riprendere ciò che è suo...ora sto cercando di vivere tranqui..di non dare preoccupazioni alla mia famiglia soprattutto xke so che nn e un tumore o che fino a quando io sarò la + forte vincerò...ma se abbasso la guardia solo un attimo so già che lei e lì pronta x ripiegarmi...e già sentire che ci sono queste sperimentazioni mi aiuta a combatterla ogni gg di +...GRAZIE DOTTORI X CMQ MI AVETE AIUTATO UN SACCO :-)

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  5. Sono epilettico, dipendente per una vita accettabile da dosi da cavallo di anticomiziali che mi causano effetti collaterali piuttosto rilevanti.
    Nonostante ciò trovo del tutto inaccettabile la sperimentazione animale e considero uno schifoso criminale il sedicente scienziato che la pratica.

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    1. Signor uncino, io soffro di epilessia da 21 anni, l'ho avuta in seguito al parto,da quando sono entrata in coma post parto. Non mi piacciono le tue parole. La mia domanda è: la carne la mangi? ti sei mai chiesto che vita e che fine fanno le bestie che finiscono nel tuo piatto e pancia? La vogliamo smettere con questo finto buonismo? Se vedi un ratto in un cassonetto sono più che certa che non lo prendi con gentilezza, gli dai un bacio e lo metti giu e magari gli dai anche da mangiare qualche cosa. Sono convinta che lo schiacci sotto la scarpa o magari scappi urlando e cagandoti sotto!
      Appoggiamo il lavoro degli scienziati che grazie a loro noi, coloro che combattiamo una vita miserabile e piena di sofferenze abbiamo un pò di sollievo nel tunnel del buio delle nostre malattie.
      Un pò di rispetto!

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  6. MA CON UNA FORMA DI EPILESSIA FARMACORESISTENTE, IN ITALIA NON SI PUO' FAR NIENTE. ESISTE ALL'ESTERO QUALCHE CENTRO PER GUARIRE DEFINITIVAMENTE?

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