lunedì
Messina: nuovo utilizzo robot Cyberknife per curare trigemino
Da quando è stata installato al Policlinico Universitario di Messina il Cyberknife, il robot supertecnologico per la radiochirurgia e la radioterapia stereotassica frazionata in ambito intra ed extracranico, sono stati curati in due anni circa 200 pazienti per un totale di 250 trattamenti. Nell'ultima settimana è iniziato anche un nuovo utilizzo di questa avanzatissima strumentazione per curare con la radiochirurgia la nevralgia del trigemino. Sicuramente la non invasività del sistema Cyberknife rappresenta una delle opzioni terapeutiche più gradita al paziente e la breve durata della procedura in singola somministrazione della Radiochirurgia Robotica rendono più accettabile tale alternativa terapeutica. Due persone con problematiche del trigemino sono state infatti curate con ottimi risultati al Policlinico universitario.
Questo ulteriore step è ovviamente il frutto della collaborazione intra ed inter dipartimentale della nostra Università ed in particolare tra le Unità operative di Radioterapia, di Neurochirurgia, di Diagnostica per Immagini, di Otorinolaringoiatria,di Fisica Sanitaria e di Neuroradiologia del nosocomio peloritano.
“La nevralgia del trigemino, - ha spiegato il prof Costantino De Renzis, direttore dell’U.O.C di Radioterapia Oncologica - è una patologia cronica caratterizzata da attacchi di dolore che nella sua forma tipica possono coinvolgere separatamente e/o congiuntamente le tre branche del Nervo Trigemino (oftalmica, mascellare e mandibolare) causando al paziente una sensazione di dolore spesso repentino ed intenso riferito a volte come sensazione di scossa elettrica che insorge inaspettatamente e che non risponde se non parzialmente alla terapia medica (anticonvulsivanti) di supporto prescritta. Tale patologia si cronicizza nel tempo creando nel paziente uno stato depressivo dovuto all’attesa di un nuovo attacco che progressivamente risponde sempre meno alla terapia medica e che psicologicamente può allontanare il paziente da una vita lavorativa isolandolo anche dal sociale”. “Dal punto di vista terapeutico – prosegue De Renzis - dobbiamo distinguere gli approcci terapeutici in funzione della Nevralgia Trigeminale idiopatica o primaria dall’approccio terapeutico delle forme cosiddette secondarie il più delle volte causate da affezioni dentali, da compressioni neoplastiche, da disturbi relativi a processi patologici dell’articolazione temporo-mandibolari. La causa che provoca tale disturbo è generalmente attribuibile al deterioramento della guaina mielinica che dovrebbe proteggere il nervo trigemino; comunque nella nevralgia trigeminale idiopatica o primitiva è in genere la compressione di un vaso arterioso sul trigemino che determina il cosiddetto conflitto neuro vascolare trasmettendo direttamente sul nervo le pulsazioni del vaso continuando pertanto a produrre l’ulteriore alterazione della guaina mielinica e conseguentemente la sensazione del dolore tipico nevralgico”.
“L’opzione terapeutica primaria attualmente a disposizione - afferma il Prof.Francesco Tomasello, Direttore dell'U.O.C. di Neurochirurgia, è l’intervento microchirurgico. La microchirurgia, risolvendo il cosiddetto “conflitto neuro-vascolare” è l’unico trattamento in grado di rimuovere la causa scatenante il dolore. Vi sono poi le moderne tecnologie radioterapiche come la radiochirurgia stereotassica con Gammaknife e appunto il Cyberknife. I pazienti in condizioni generali critiche, tali da determinare seri rischi chirurgici, trovano nel trattamento con CyberKnife una valida alternativa caratterizzata da risultati clinici eccellenti”.
E' ovvio che l'indicazione terapeutica più idonea per il singolo paziente deve essere personalizzata al singolo caso e deve essere il risultato di una condivisione tra le varie opzioni terapeutiche precedentemente descritte.
fonte:www.strill.it
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