mercoledì

Un bel respiro per dormire bene


Lo stress e la crisi economica hanno fatto schizzare alle stelle il numero degli insonni. E poi c'è il nervosismo, la depressione, il compagno che russa... Sono mille e una le ragioni per cui non si riesce a prendere sonno. Come rimediare? RespirandoAnsia, insonnia, mal di testa, panico e anche problemi col cibo: è lo stress da crisi economica che mette in ginocchio gli italiani. Sempre più persone chiedono aiuto a psicologi e psichiatri e sempre più persone hanno difficoltà ad addormentarsi. Secondo il Progetto Morfeo 2, in Italia il 56 per cento degli insonni non si cura; quattro persone su dieci rifiutano le terapie e addirittura il 7,3 per cento delle persone sceglie la via dell'automedicazione, con esiti il più delle volte insoddisfacenti. Dormire poco o male, poi, complica la vita anche di giorno. Lo dicono le cifre: otto insonni su dieci presentano almeno un fastidio anche durante la giornata e il 46 per cento di chi fatica a riposare ha difficoltà di memoria e concentrazione il giorno successivo. Insomma, l'insonnia è una malattia delle 24 ore.

Una cattiva notte di sonno incide pesantemente anche sulla salute dell'apparato cardiovascolare, aumentando il rischio di eventi come infarti e ictus. Inoltre la carenza di sonno altera il sistema immunitario esponendo al pericolo di infezioni, e modifica l'ottimale funzionamento del metabolismo, favorendo l'insorgenza di obesità e diabete. Infine l'insonnia, sia essa qualitativa o quantitativa, viene oggi riconosciuta come uno degli elementi fondamentali all'origine di incidenti stradali e sul lavoro. Eppure molti sottovalutano il problema e se lo trascinano per settimane, mesi o peggio. Per uscirne la cosa migliore è rivolgersi ai Centri di Medicina del Sonno dell'AIMS. Per trovare le informazioni sul centro più vicino, basta collegarsi al sito Morfeodormiresano.it. Chi non ha la possibilità di recarsi fisicamente presso le strutture cliniche, può anche collegarsi e dialogare con gli esperti online, dalle 9 alle 18, disponibili per rispondere a domande e fornire consigli e informazioni.

In alternativa c'è sempre la respirazione. Infilarsi a letto nervosi e con tutto lo stress della giornata sulle spalle non è il modo migliore per garantirsi un buon sonno. I cerotti per il naso, per esempio, non sono utili soltanto a chi russa (e a chi è costretto a sopportare) ma a tutti, soprattutto in tempi di allergie, per aprire bene le vie respiratorie e garantire un sonno più sereno. Ma la cosa migliore è fare qualche esercizio di respirazione appena coricati a letto, dieci minuti appena o meno: aiuta a rilassarsi, a ossigenarsi e a indurre sonnolenza. Ecco i consigli dell'associazione In corpore sano:
1 - Appogiare le mani sulla pancia, respirare profondamente e lentamente. Inspirare gonfiando la pancia, espirare sgonfiandola.
2 - Ampliare la respirazione coinvolgendo anche il torace. Inspirare gonfiando prima la pancia, poi il torace, espirare sgonfiando prima il torace e poi la pancia.
3 - Respirazione senza interruzioni. Ripetere l'esercizio al punto in due ma in maniera più fluida, senza interruzioni temporali tra inspiro ed espiro.
4 - Respirazione lungo la colonna vertebrale. Respirare come al punto tre, senza interruzioni, visualizzando l'aria che scende e sale lungo la colonna vertebrale contraendo, alla fine della espirazione, la fascia pelvica.

Se a questo punto non si sta già sbadigliando e non si avverte una certa sonnolenza, si può procedere con un altro paio di esercizi. Questa volta in posizione eretta:
5 - Sputare il rospo: in piedi, respirare profondamente coinvolgendo prima il ventre e poi il torace, buttare fuori l'aria in avanti in modo energico.
6 - Respirazione piena: sollevare le braccia in alto e inspirare profondamente, avendo cura di riempire di aria tutto il corpo, quando le braccia raggiungono la massima apertura, inspirare una seconda volta e espirare accompagnando le braccia verso il basso.

Ancora svegli? Resta l'esercizio della calma profonda:
7 - Sdraiati, respirare esercitando una contrazione della parete addominale e svuotando la cassa toracica. Ci si può anche aiutare, inizialmente, con una leggera pressione delle mani ai lati della cassa toracica. Dopo l'espirazione, cercare di restare il più a lungo possibile con i polmoni vuoti, fino alla comparsa dello stimolo fisiologico dell'inspirazione.

Questi esercizi aiutano a eliminare l'anidride carbonica dai polmoni e a indurre il rilassamento scacciando ansia e stress. Ristabilire il ritmo e la profondità della respirazione è da sempre uno dei metodi più efficaci per riportare sotto controllo le emozioni.


Giorgia Camandona

fonte:http://donna.libero.it

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