giovedì

SCOPERTO UN ANTIGENE PER COLPIRE IL TUMORE AL POLMONE


Riuscire a colpire in maniera selettiva le cellule dei tumori e farle distruggere dal sistema immunitario delle persone ammalate.
Questo potrebbe essere presto possibile grazie alla scoperta dell'antigene chiamato MAGE A3, che soltanto le cellule cancerose presentano sulle loro superficie e che potrebbe diventare un segnalatore per un nuovo vaccino terapeutico antitumorale, di modo che quest'ultimo attivi il sistema immunitario del paziente per colpire solo le cellule neoplastiche.
I massimi esperti oncologi sono riuniti in congresso all'Auditorium GSK di Verona per discutere delle possibili novità terapeutiche e profilattiche introdotte da questo innovativo vaccino anti-cancro, sviluppato grazie alla ricerca della casa farmaceutica Glaxo Smith Kline e reso più potente da un composto aggiuntivo che ne amplifica l'effetto nel sistema immunitario.
Ad oggi il nuovo vaccino è allo è allo studio in vari paesi del mondo per curare il carcinoma polmonare a piccole cellule, che è il tumore più diffuso con l'80% delle diagnosi, e il melanoma, cancro della pelle. La nuova profilassi potrebbe essere un'efficace arma in più contro queste gravi neoplasie, accanto alle tradizionali e sperimentate radio e chemioterapia.
Il dott. Luca Marini, direttore medico del settore oncologia di Glaxo Smith Kline, afferma che il beneficio apportato dal nuovo vaccino si può finora quantificare, grazie alla seconda fase dei test clinici, in una riduzione del 27% del rischio di ricomparsa della malattia nei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule, che avevano ricevuto il vaccino dopo l'intervento.
Nei pazienti in cui, prosegue Marini, sono stati selezionati set di geni chiave per prevedere la risposta al trattamento, si è registrato un calo del 43% del rischio di ricaduta.
Nella successiva fase sperimentale del vaccino antitumorale saranno coinvolti 2270 pazienti risultati positivi all'antigene tumorale MAGE-A3.
Il prof.Andrea Ardizzoni, direttore della struttura complessa di oncologia medica dell'azienda ospedaliera universitaria di Parma, spiega che il microcitoma, noto anche come carcinoma polmonare a piccole cellule, è tra i tumori più aggressivi e spesso viene diagnosticato dopo la comparsa di vari sintomi, come tosse, difficoltà respiratoria, dolore toracico, debolezza e calo dell'appetito. Questo cancro colpisce circa 40mila persone ogni anno in Europa e la sua insorgenza è strettamente collegata al fumo di sigaretta.
Attualmente è il Topotecan il farmaco impiegato per la cura di questo tumore e questo medicinale è ora disponibile in forma orale: questo facilita l'assunzione dello stesso da parte dei pazienti e la loro aderenza (compliance) alla terapia.
Ardizzoni sottolinea che studi clinici hanno dimostrato l'efficacia di Topotecan in forma orale, in associazione alla migliore terapia di supporto, fino a registrare un raddoppio della sopravvivenza media dei malati di tumore al polmone e un significativo miglioramento della loro qualità di vita rispetto al trattamento con la sola terapia di supporto.

fonte:http://italiasalute.leonardo.it/news2pag.asp?ID=9764

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