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Più vitamina D contro depressione, obesità e cancro


Si stima che più di un miliardo di persone nel mondo abbiano deficienze da vitamina D. 

Questa diffusione della carenza da vitamina D può essere causa dell'aumento di molte malattie correlate, come il cancro, la depressione, l'obesità, le malattie cardiache, la sclerosi multipla, e l'osteoporosi.

Cosa fa la vitamina D nel corpo?

La vitamina D è un precursore dell'ormone chiamato calcitriolo, che è conosciuto come una dei maggiori coadiuvanti nel rafforzamento delle ossa e dei denti. Questo nutriente fondamentale è anche responsabile del normale metabolismo del calcio. Le ricerche recenti hanno dimostrato l'importanza della vitamina D nel prevenire l'obesità e i problemi insulinici. Non solo, le ricerche degli ultimi sessant'anni mostrano quanto l'assunzione di questa vitamina sia capace di ridurre l'incidenza tumorale in particolare del cancro al seno e alla prostata. Recenti studi infine stanno valutando le capacità della vitamina come antidepressivo. Alte dosi di vitamina possono poi aiutare a trattare i disturbi stagionali e regolare la melatonina e altri neurotrasmettitori.

Sintomi da deficienza da vitamina D

I sintomi da deficienza di vitamina D sono principalmente i dolori muscolari, la fragilità ossea, l'affaticamento, l'abbassamento delle difese immunitarie, difficoltà del sonno. A un livello più grave, problemi epatici e sclerosi multipla possono essere segnali di una carenza di vitamina D.

Cibi che contengono la vitamina D

I pesci azzurro sono le migliori fonti di vitamina D, specialmente il salmone, lo sgombro e le sardine. Le uova, i latticini e le frattaglie sono altre buone fonti.
La vitamina D dal sole
Perché la vitamina D possa essere sintetizzata naturalmente dalla pelle attraverso l'esposizione al sole, è necessario vivere in un luogo con raggi UVB abbastanza forti e penetranti. Per semplificare, possiamo dire che, per l'emisfero nord, il confine è il 40° parallelo, sotto questa linea il sole è abbastanza forte da produrre la sintesi della vitamina D. Sopra questa linea, che in parole povere passa da New York a Napoli, l'esposizione al sole non è MAI forte abbastanza per produrre la vitamina D attraverso il derma.

Aumentare la dose

Una nuova ricerca della University of California suggerisce una dose minima giornaliere di 200-400 IU (1 IU= 0,025 μg) a una massima di 2000 IU al giorno. Ben diciotto studiosi hanno iniziato una vera e propria ‘campagna' per convincere le autorità a incoraggiare un consumo giornaliero intorno ai 2000 IU al giorno. Il dottor Jonathan Wright si dice addirittura convinto che la quota di 2000 sia la soglia minima e che la maggior parte delle persone abbiano bisogno di almeno 4000 IU per prevenire deficienze.

Overdose?

Non sembra ci siano controindicazione a una sana e normale esposizione al sole (compresa fra I 10000 e I 20000 IU di vitamina D giornalieri). Anche diete che contemplino più di 10000 IU al giorno non hanno mostrato effetti negativi.

Fare i test

Un semplice esame del sangue potrà dirvi qual è il vostro livello di vitamina D nel sangue. Quello ottimale è fra i 50 e i 70 ng/mL (una volta la soglia minima era considera 20 ng/mL). Fate il test subito e chiedete al medico o al farmacista come fare per aumentare la vostra razione giornaliera fino a 2000 IU.

fonte:it.healthnews.com

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