È Milano la città più stressata d'Italia con ben 85 mila malati di depressione. Le più colpite dal "male oscuro" sono le donne, che rappresentano oltre il 70% dei malati, penalizzate dall'aumento della mole di lavoro (professionale e casalingo), che si traduce in maggior stress e frequenti disturbi del sonno.
I dati diffusi dal dipartimento di neuroscienze del Centro depressione donna del Fatebenefratelli di Milano, sono stati resi pubblici da Claudio Mencacci, direttore del dipartimento che - a margine di un incontro per presentare un nuovo numero verde per combattere la depressione femminile - ha messo l'accento sull'incremento del "male oscuro" in crescita del 4% annuo, pari a 4mila depressi in più rispetto l'anno precedente.
L'Osservatorio nazionale per la salute della donna (ONDA) e l'associazione volontari Progetto Itaca hanno istituito infatti un numero verde (800.274.274), valido da oggi su tutto il territorio nazionale, per offrire aiuto e supporto psichiatrico ai depressi e alle famiglie.
Ma quali sono i sintomi da tenere sotto controllo per riconoscere le prime avvisaglie di depressione? "Ansia, attacchi di panico, anoressia, bulimia, depressione post-partum sono i primi segnali da non sottovalutare per riconoscere in tempo il disturbo", ha dichiarato Mencacci, precisando che oltre Milano - che si è guadagnata il triste record di "città più depressa d'Italia - anche il resto del Bel Paese risente il problema: oggi infatti i depressi in Italia sono saliti a 15 milioni (rispetto ai 10 milioni registrati nel 2000), sempre con una netta prevalenza tra la popolazione femminile.
"I dati nel nostro Paese, confrontabili con il resto dell'Europa - ha spiegato l'esperto - dicono che questa patologia nelle donne sta aumentando gradualmente. Questo è legato a diversi fattori: non solo per la tendenza delle donne a prendersi maggiormente cura della propria salute, ma anche per il netto aumento della quantità di lavoro e stress al quale la donna è sottoposta, alle condizioni sempre più frequenti di disturbi del sonno e alla crescita, purtroppo, del fenomeno della violenza tra le mura domestiche e fuori casa, che viene oggi considerato uno dei fattori ad ampio rischio di disturbi depressivi".
Nel quadro generale, la Lombardia conta quindi all'incirca mezzo milione di depressi, dei quali il 60% è donna. Ma a Milano questo rapporto cresce a ulteriore svantaggio delle donne, visto che ogni 10 depressi, sette sono di sesso femminile.
Tra le concause scatenanti della depressione, pesa anche l'abuso di droghe, che si somma negativamente a tutti gli altri fattori già esaminati.
"L'800.274.274 - il numero verde istituito per sostenere chi soffre di episodi di depressione - vuole essere di aiuto anche a chi deve fare quotidianamente i conti con ansia, attacchi di panico, anoressia, bulimia, e ai familiari di chi patisce queste sintomatologie", ha concuso Mencacci.
"La depressione e i vari sintomi correlati, rappresenta un grave problema di salute pubblica - ha aggiunto Ughetta Radice Fossati, vicepresidente di Progetto Itaca - il messaggio che intendiamo lanciare è di allarme, perchè questi disturbi sono spesso riconosciuti e trattati con grave ritardo, ma anche di speranza, perchè oggi possono essere curati con farmaci molto efficaci e ben tollerati".
Progetto Itaca vuole infatti, in particolare, impegnarsi a supporto delle donne con questi disturbi nel delicato periodo della gravidanza e nella depressione post-partum, e diventare a Milano il punto di riferimento e coordinamento delle diverse strutture interessate (dalle Asl, ai dipartimenti di salute mentale, ai reparti di maternità), per attivare una rete dedicata a riconoscere tempestivamente i sintomi del "male oscuro" e offrire alle mamme e ai bambini un supporto concreto e personalizzato.
di Flora Cappelluti
fonte:www.helpconsumatori.it
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