Sanihelp.it - Una nuova analisi sullo studio Jupiter illustra nel dettaglio i risultati sull’ictus stratificati per sesso, etnia e fattori di rischio basali.
Secondo tali dati, presentati all’International Stroke Conference di San Diego, in California, il farmaco rosuvastatina 20 mg è in grado di dimezzare il rischio di eventi cardio-cerebrovascolari, tra cui l'ictus, riducendone l'incidenza del 48%, con significatività statistica rispetto al placebo, negli uomini e nelle donne che, pur avendo livelli di colesterolo normali, hanno tuttavia livelli elevati di hsCRP, un importante marker di infiammazione.
L'analisi valuta l'efficacia di rosuvastatina 20 mg in diversi sottogruppi, in particolare gli anziani over-70, i fumatori, gli ipertesi e i soggetti a rischio cardiovascolare elevato secondo il punteggio Framingham, tutti con livelli basali di proteina-C reattiva pari o superiori a 5 mg/L.
L’uso di rosuvastatina non ha aumentato il rischio di ictus emorragico ed è risultato ben tollerato in circa 9.000 pazienti esaminati nel corso dello studio JUPITER.
L’ictus è la terza causa di morte nei paesi sviluppati. Nel mondo, ogni anno, colpisce 15 milioni di persone uccidendone 5 milioni, lasciandone altre 5 afflitte da invalidità permanenti quali paralisi, deficit cognitivi, problemi dell’eloquio, difficoltà emotive, problemi nella gestione quotidiana della vita e dolore.
I risultati iniziali dello studio Jupiter, presentati per la prima volta nel novembre del 2008 al Congresso Scientifico Annuale dell’American Heart Association e pubblicati dal New England Journal of Medicine, hanno associato all’assunzione di rosuvastatina 20 mg una riduzione significativa degli eventi cardiovascolari maggiori (rischio combinato di infarto miocardico, ictus, rivascolarizzazione arteriosa, ricovero per angina instabile o morte per cause CV) pari al 44%, rispetto al placebo. Inoltre, in base a questi risultati, il rischio combinato di infarto del miocardio, ictus o morte per cause CV nei pazienti in terapia con rosuvastatina 20 mg nello studio clinico si è ridotto di quasi la metà.
Fonte: Jupiter - Justification for the Use of statins in Primary prevention: an Intervention Trial Evaluating Rosuvastatin
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