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SINTOMI DELL’ALZHEIMER DECENNI PRIMA DELLA SUA MANIFESTAZIONE

proteina-beta-amiloideLe mutazioni nel cervello che precedono la malattia compaiono decenni prima che il morbo si manifesti. Un team del  Banner Alzheimer’s Institute, in Arizona, ha esaminato un gruppo di pazienti che hanno familiariarità con l’Alzheimer evidenziando che la mutazione genetica inizierebbe già da quarantenni, mentre gli effetti si evidenziano solitamente dopo i 75 anni,
quando il cervello ha perso un 20% delle sue cellule. Questa scoperta può dare più tempo ai medici per trattare le persone. Le scansioni del cervello di 20 persone predisposte alla malattia, di età compresa tra 18 e 26 anni, hanno mostrato differenze rispetto a quelle di altre 24 persone non predisposte al morbo di Alzheimer. Anche il fluido che bagna il cervello e la spina dorsale contiene alti livelli della proteina chiamata beta-amiloide e questo può permettere di rilevare i sintomi della malattia, nei pazienti predisposti, più di vent’anni prima della comparsa, come ha dichiarato il dottor Eric Reiman, uno degli scienziati coinvolti: “Queste scoperte suggeriscono che le mutazioni nel cervello intervengono molti anni prima che il morbo si manifesti”. Rimane il problema di scoprire, una volta trovata la cura, quando iniziare a trattare un paziente predisposto. Il dottor Simon Ridley, direttore della ricerca presso Alzheimer’s Research (UK) ha detto che: “Nuovi medicinali vengono continuamente sviluppati e testati per arrivare a bloccare la beta-amiloide, ma questa ricerca evidenzia che altrettanto importante sarà capire quando intervenire perché una terapia anticipata abbia successo”.
fonte:http://www.urcaurca.it

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