L'alimento di base della dieta mediterranea svolge compiti di prevenzione
Tante ricerche in passato ne hanno esaltato le virtù e le qualità. L'immagine dell'olio extravergine di oliva, fondamento della nostra dieta mediterranea, esce dal convegno “Olio e salute” di Arezzo ancora più rafforzata. Gli esperti, intervenuti all'incontro organizzato dalla Regione Toscana, hanno
sottolineato ancora una volta l'importanza dell'olio nel quadro di un'alimentazione equilibrata per prevenire l’insorgenza di malattie gravi come i tumori, il diabete e le varie patologie cardiovascolari. Sono ormai molti gli studi internazionali che dimostrano in maniera scientifica come le popolazioni mediterranee abbiano percentuali inferiori di incidenza di malattie cardiovascolari e tumorali rispetto a quelle del nord Europa e degli Stati Uniti.
Pare ormai assodato il ruolo dell’alimentazione in questi risultati, e in particolare quello dell’olio come base per un regime alimentare corretto.
Il principale elemento benefico sarebbe rappresentato dai fenoli, sostanze antiossidanti di cui è ricco l’olio che aiutano le nostre cellule a difendersi dai danni dell’ossidazione, prevenendo in tal modo l’aterosclerosi e le lesioni del Dna.
Nelle ultime ricerche, è stata avanzata l’ipotesi di un effetto legato anche agli acidi grassi monoinsaturi dell’olio, i quali proteggerebbero l’organismo dall’invecchiamento e dal declino cognitivo che può sfociare nel morbo di Alzheimer. Il dott. Domenico Palli, direttore dell'Unità operativa di Epidemiologia molecolare e nutrizionale dell'istituto per lo studio e la prevenzione oncologica di Firenze, ha dichiarato: “in conclusione, l'olio di oliva extravergine di alta qualità può svolgere un ruolo rilevante nella promozione di abitudini alimentari più corrette e mirate alla prevenzione delle principali malattie cronico-degenerative”.
Ne è convinto anche Massimo Lopez, direttore del dipartimento di Oncologia dell’Istituto dei Tumori di Roma e membro del Comitato Scientifico della Human Health Foundation (Fondazione nata a Spoleto nel 2006 che punta alla lotta ai tumori).
Lopez ha sottolineato come una dieta corretta aiuti a eliminare il 25% dei tumori e soprattutto l’utilizzo dell’olio di oliva sia un importante coadiuvante di alcuni processi che possono inibire l’insorgenza del cancro, oltre ad essere di aiuto alla prevenzione. “Sotto questo secondo aspetto - ha spiegato Lopez -poiché nel 20% dei tumori alla mammella è espresso l’HER2, un recettore della crescita che stimola la cellula cancerosa a proliferare, è appurato come l’olio di oliva inibisca l’iper-espressione, ovvero l’eccesso di questo recettore, che favorisce il processo di cancerogenesi.
Dal punto di vista terapeutico, inoltre, l’olio di oliva coadiuva l’azione del farmaco Herceptin che interferisce con il recettore HER2, bloccando la proliferazione del tumore della mammella. Nella dieta mediterranea viene usato l’olio di oliva, dotato di componenti assolutamente efficaci non solo nella prevenzione – attraverso l’acido oleico e gli antiossidanti – ma anche nella cura del cancro, favorendo l’azione di alcuni farmaci che si usano contro il tumore”.
La qualità dell'olio extravergine di oliva paga non solo in termini di sapore, quindi, ma si mostra fondamentale anche per aiutare il nostro organismo a difendersi da malattie gravi come il cancro.
fonte:http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=1463
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