mercoledì
Un super-raggio anticancro
Un super-raggio di carbonio e protoni per bombardare il cancro, risparmiando i tessuti sani. Questa la tecnica del primo Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, inaugurato a Pavia, quarto centro al mondo di questo tipo.
Apre a Pavia il primo Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO). Dopo il Giappone e la Germania, anche l’Italia si distingue per la scelta di curare alcuni tipi di tumore con una terapia alternativa, che impiega al posto dei soliti
raggi X (specifici della radioterapia) particelle subatomiche chiamate adroni, composte da ioni carbonio e protoni. La nuova terapia consiste in un bombardamento delle zone tumorali più selettivo rispetto alla tradizionale radioterapia, e differente nella materia prima.
Il super raggio di carbonio e protoni, oltre a operare in profondità, raggiungendo gli organi interni, colpisce i tessuti malati salvaguardando quelli sani. Il fulcro del centro si chiama sincrotrone. Tale macchinario, realizzato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è il responsabile della produzione di protoni e ioni carbonio, che penetrando all’interno del corpo andranno a debellare il tumore, evitando così di ricorrere alla chirurgia, che in alcuni casi è inefficace. L’adroterapia, dunque, è una nuova particolare forma di radioterapia, che permette una grande precisione risparmiando i tessuti sani, o danneggiandoli in minima parte.
La struttura appena aperta a Pavia, alla cui inaugurazione erano presenti anche importanti cariche statali, sarà la sede della sperimentazione della nuova cura, che inizierà a fine 2010 e interesserà 230 pazienti.
Il CNAO è il primo e unico centro presente in Italia che si propone di curare i tumori tramite l’utilizzo di adroni, e secondo le previsioni entro il 2011 saranno effettuati i primi trattamenti, mentre la struttura sarà totalmente funzionante per la fine del 2013. Gli esperti, comunque, tengono a sottolineare che questi fasci di carbonio e protoni non saranno sostitutivi delle terapie tradizionali, ma un’alternativa ai trattamenti radioterapici. Un’arma in più per la cura dei tumori solidi.
L’utilizzo terapeutico a base di protoni, inoltre, non è una novità in ambito medico, già a Catania infatti vi è una struttura, il centro Catana, situato presso i Laboratori Nazionali del Sud dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in cui il personale medico cura particolari tipi di melanomi oculari con la protonterapia, che impiega raggi di protoni. Ma il super raggio di carbonio e protoni è invece un’innovazione. Come nuova nel suo genere è la struttura appena sorta a Pavia, venuta a costare 125 milioni di euro, spesa giustificata dall’alto livello tecnologico dei macchinari. Il centro, inoltre, non solo presterà assistenza diretta ai malati che potranno così usufruire della nuova cura, ma contemporaneamentecontinuerà la ricerca scientifica per l’individuazione di terapie ancora più efficaci nei trattamenti antitumorali.
Le prestazioni offerte dal CNAO, bisogna sottolineare, sono esclusivamente di natura ambulatoriale, non è quindi possibile il ricovero. Le sedute di adroterapia avranno una durata di 25 minuti circa, a seconda dei casi; come sottolinea il centro stesso infatti “bastano due o tre minuti per irradiamento e una decina di sedute da 25 minuti per curare una varietà sempre più importante di patologie”.
La sperimentazione, che andrà avanti fino alla fine del 2011, deve ancora stabilire l’efficacia della terapia e la gamma di malattie a cui può essere applicata; si stima infatti che ad oggi, a poter trarre giovamento dalla cura sarebbe circa il 5% dei malati di cancro presenti in Italia. Anche i costi devono ancora essere definiti con precisione ma si presume possano essere interamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Domande a cui dare una risposta entro l’anno venturo.
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