Il Rizzoli attiva un nuovo percorso dedicato alle persone affette da sospetta artrite con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale di Bologna e provincia.Il percorso riunisce in due appuntamenti al Centro Artriti gli accertamenti necessari per diagnosticare e curare l'artrite reumatoide.
L´Artrite Reumatoide colpisce soprattutto tra i 30 e i 50 anni, costringendo il 25% delle persone che ne soffrono a lasciare il posto di lavoro, ma se viene identificata e trattata in tempo l’artrite reumatoide può essere fermata o almeno “rallentata”: con questo scopo il Rizzoli attiva un nuovo percorso dedicato alle persone a rischio, con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale di Bologna e provincia.
In caso di sospetta artrite, il Medico di famiglia può contattare il Centro del Rizzoli, attraverso un numero di telefono dedicato, e inserire direttamente il paziente nella programmazione delle visite. Viene così avviato il percorso, che riunisce in due appuntamenti al Centro Artriti del Rizzoli tutti gli accertamenti necessari ad arrivare a formulare la diagnosi e a predisporre la terapia, grazie al lavoro in team di diversi reparti specialistici dell’Istituto Ortopedico: la Reumatologia diretta da Riccardo Meliconi, l’Ecografia diretta da Stefano Galletti, il Laboratorio di Immunoreumatologia e Rigenerazione Tissutale diretto da Andrea Facchini. Al primo appuntamento il paziente viene visitato, sottoposto a un esame ecografico delle articolazioni interessate e a un prelievo del sangue per gli esami di laboratorio; nella seconda visita viene comunicata la diagnosi, prescritta la terapia più opportuna e programmata la visita di controllo.
La malattia delle mani L’artrite reumatoide, diffusa con una maggior prevalenza tra le donne, è una patologia infiammatoria cronica che coinvolge prevalentemente le piccole articolazioni delle mani, provocando dolore, tumefazione e a volte arrossamento. I sintomi sono più intensi al mattino, quando la malattia può presentarsi associata a rigidità di durata superiore a un’ora e determinare un’impotenza funzionale, cioè l’impossibilità a usare le mani. Numerosi studi hanno evidenziato che il danno alle articolazioni si sviluppa precocemente e che oltre il 70% dei malati presenta lesioni che gli accertamenti strumentali (in particolare l’ecografia) possono “vedere” già dai primi mesi di malattia, anche se molto piccole. In questa fase, che gli studi clinici internazionali definiscono “early”, precoce, ha l’obiettivo di intervenire il Centro con la sua attività, poiché il riconoscimento precoce dei sintomi di esordio, seguito dall’assunzione tempestiva di farmaci efficaci, è in grado di arrestare o almeno di rallentare significativamente l’evoluzione sfavorevole dell’artrite reumatoide. Per “prenderla in tempo”, consentendo alla persona che ne soffre di conservare la sua qualità di vita, la figura chiave è il Medico di famiglia, primo punto di riferimento per i problemi di salute.
fonte:http://www.sestopotere.com/index.php?option=com_content&view=article&id=241336:istituti-ortopedici-rizzoli-bologna--attivato-centro-artriti-precoci&catid=1140:Bologna&Itemid=57
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