Mal di stomaco, gonfiore e difficolta’ digestive: in 3 casi su 4 si tratta di dispepsia funzionale. I rimedi dolci per metterla a tacere funzionano!
A meno che alla base vi siano reflusso gastroesofageo, ulcera o esofagiti, quando parliamo di disturbi digestivi ci riferiamo alla cosiddetta dispepsia funzionale. I suoi sintomi non sono spiegabili attraverso una vera e propria malattia: ci sono, li sentiamo, danno fastidio, ma non sono riconducibili a patologie specifiche dell’apparato gastrointestinale. E generalmente si traducono in una sensazione di peso o sazietà già dopo pochi bocconi, bruciore, gonfiore, sonnolenza e mal di stomaco.
A scatenare questi sintomi può essere non solo l’alimentazione squilibrata, ma anche gli stress psicofisici, l’ansia o la depressione. Pensiamo, ad esempio, al malessere che possono provocare le preoccupazioni per il lavoro, per la crisi economica o per la famiglia, o il dolore per i problemi di coppia: queste situazioni di stress emotivo possono comportare un aumento della sensibilità viscerale. E che dire del fumo? Secondo le più recenti ricerche raddoppierebbe le probabilità di dispepsia! Come mettere un freno alla cattiva digestione?
• Intanto con una serie di accorgimenti a tavola: mangiando lentamente, a piccoli bocconi, evitando cibi grassi, formaggi fermentati, intingoli pesanti e bevande gassate. Sì, invece a pasta con condimenti semplici, verdura, frutta, pesce e carne bianca
• Smettendo da subito di fumare e dando un taglio agli alcolici
• Cominciando a svolgere un po’ di attività fisica, in modo da regolarizzare l’attività di stomaco e intestino (no, invece, alla pennichella dopo mangiato)
• Abituandosi a dormire con la testa sollevata, per ridurre il reflusso
• Facendo attenzione ai chili di troppo
• Affidandosi alla natura. I rimedi per stare bene, contrastando la cattiva digestione e gli spasmi provocati dallo stress, sono melissa, camomilla e passiflora. Per ostacolare l’acidità, ridurre il reflusso e l’infiammazione, si può ricorrere a calamo, angelica, tiglio, pioppo, salice, malva, altea, semi di lino, aloe, finocchio e liquirizia. Non dimentichiamo poi ananas e papaya fermentata, coadiuvanti nello svuotamento dello stomaco
• Se, oltre ai disturbi digestivi, notiamo da un certo periodo un problema imbarazzante, che sta modificando anche il nostro modo di vivere e di relazionarci con gli altri, cioè l’aerofagia, potrebbe essere utile abbinare agli estratti vegetali di cui abbiamo appena parlato del carbone vegetale, utile per contrastare gas e tensione addominale, o dei fermenti lattici per riequilibrare l’ecosistema intestinale.
fonte:http://www.forumsalute.it/community/forum_92_e_commerce/thrd_135249_i_segreti_di_una_buona_digestione_1.html
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