Il segreto sembra legato proprio alle loro abitudini alimentari… sono fortunati, vivono in zone in cui possono pescare grandi quantità di pesce ricco di omega-3. Ma i benefici si estendono anche ad altre patologie, prima fra tutte l’artrite reumatoide. Di fatto la malattia esordisce in seguito a una reazione autoimmune, l’organismo attacca se stesso colpendo i tessuti sani, provoca un’infiammazione delle articolazioni e può avere un decorso iniziale piuttosto rapido portando presto a condizioni d’invalidità, da qui l’importanza di una diagnosi precoce. Il problema è che spesso la diagnosi coincide con la comparsa dei primi problemi, quando la malattia è già in atto, quando già ci sono dolori, tumefazioni, rigidità e altri disturbi alle articolazioni.
Spesso è tardi per far qualcosa. Almeno l’1% della popolazione mondiale ne è colpita, circa 70 mila persone in Svizzera, di queste la maggioranza sono donne, tre volte più degli uomini, di solito soprattutto persone fra i venti e cinquant’anni, ma anche più giovani. Resolvina D2, la ricerca – La sostanza studiata, Resolvina D2, potrebbe essere la base per nuovi trattamenti sia contro l’artrite sia contro patologie come l’ictus; la sua forza sta nel fatto che, a differenza di altri antinfiammatori, non sembra indebolire il sistema immunitario. La ricerca ha spiegato i meccanismi con cui il nostro organismo converte il DHA, l’omega-3 presente nell’olio di pesce, in Resolvina D2, mostrandone anche la struttura chimica e il modo in cui riesce poi a proteggere i nostri tessuti evitando la reazione autoimmune. I pregi di questa sostanza si conoscevano già, ma non erano noti i meccanismi d’azione, di trasformazione. Uno degli aspetti emersi è stata l’efficacia di questa sostanza anche a basse dosi. La speranza dei ricercatori è quella di capire come arrivare a usarla anche per altre malattie, altre forme d’infezione dei tessuti. In questo tipo di reazioni autoimmuni è come se le nostre difese naturali, i globuli bianchi, fossero guidati erroneamente ad attaccare e distruggere cellule sane. Introducendo la Resolvina D2 le cellule dei tessuti sani cominciano a produrre piccole quantità di una sostanza, che funziona come un segnale capace di scoraggiare i globuli bianchi dall’attaccare le cellule del tessuto, prevenendo così eventuali infiammazioni dannose. Il messaggio è chiaro e ce lo sentiamo ripetere sempre: mangiare pesce può far molto per aiutarci a vivere in salute.
fonte rsi.ch /http://goodnews.ws/2009/10/30/nuova-scoperta-sul-grasso-del-pesce-e-antinfiammatorio/
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