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Salute donna: arriva il primo farmaco che produce piastrine
Progressi nella tutela della salute della donna: in arrivo in Italia tra pochi mesi il primo e unico farmaco che stimola la produzione di piastrine; verrà utilizzato per curare i tanti giovani, soprattutto donne tra i 20 e i 40 anni, che soffrono di una grave malattia del sangue e che sono risultati refrattari a tutte le terapie. L’EMEA, autorità competente della Commissione Europea, ha infatti concesso per l’Europa l’autorizzazione al trattamento di lungo periodo della porpora trombocitopenica idiopatica (ITP), una malattia autoimmune cronica caratterizzato dalla riduzione del numero di piastrine nel sangue che può portare a gravi emorragie.
Attualmente si stima ci siano 140.000 pazienti trattati per ITP cronica in Europa e negli USA. I trattamenti farmacologici attualmente disponibili hanno un’applicazione limitata, mentre la terapia chirurgica non sempre funziona.
Il nuovo farmaco, chiamato Romiplostim, agisce incrementando e mantenendo costanti nel tempo il numero delle piastrine e riduce la necessità di altri medicamenti. Il farmaco è stato presentato in anteprima al Congresso Europeo di Ematologia svoltosi nei giorni scorsi a Berlino.
L’approvazione UE per Nplate è basata sui dati di due studi clinici che hanno dimostrato un incremento e un mantenimento del numero di piastrine nell’83% dei pazienti, che sono stati anche in grado di ridurre o sospendere i trattamenti, spesso non ben tollerati, e di fare minor uso di medicinali di emergenza, i cui effetti sono transitori.
I risultati dimostrano che nel 74% dei pazienti si è ottenuta una risposta piastrinica definita o come una conta piastrinica di almeno 50.000 per microlitro o come raddoppio del valore di base. Una risposta della conta delle piastrine è stata raggiunta dal 30% dei pazienti dopo la somministrazione della prima dose del farmaco e dal 47% dopo la terza dose.
Grazie a questa nuova terapia, sono enormi i miglioramenti nella qualità di vita: le donne avranno la possibilità di portare avanti una gravidanza, ma anche di gestire le normali attività quotidiane, come cucinare, senza il timore di un’improvvisa grave emorragia.
Fonte: Congresso Mondiale di Ematologia di Berlino
di Roberta Camisasca
fonte:http://www.sanihelp.it/news/scheda/9329.html
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