La gravidanza e l'allattamento non costituiscono un rischio per la vista. La miopia, causata da un allungamento rispetto alla norma del bulbo oculare, non degenera durante la dolce attesa.
I cambiamenti che l'occhio può subire creano spesso allarme nelle future mamme, ma è bene mantenere la calma: si tratta, infatti, solamente di cambiamenti temporanei che di solito svaniscono dopo il parto.
Soprattutto nell’ultimo trimestre della gestazione gli occhi possono subire delle alterazioni e si può avere difficoltà nella messa a fuoco con la sensazione di vedere meno. L’alterazione dell’equilibrio ormonale della donna, infatti, causando un maggiore gonfiore dell’occhio, modifica la curvatura sia della cornea sia del cristallino. Inoltre, durante la gravidanza, può verificarsi una riduzione della lacrimazione che provoca, a sua volta, secchezza del bulbo oculare.
Proprio a causa di tale alterazione può capitare che la donna incinta non riesca ad utilizzare le lenti a contatto. In tal caso potrebbe essere sufficiente ricorrere, dopo aver consultato il proprio oculista, ad un collirio naturale che aumenti la lacrimazione. Il temporaneo aumento della gradazione e la mutata curvatura della cornea, inoltre, potrebbero procurare problemi nell'uso delle lenti normalmente utilizzate, ma dal momento che si tratta di cambiamenti destinati a sparire dopo il parto, è sconsigliabile l’acquisto di nuovi occhiali o lenti a contatto.
Se l'occhio non dà segni di intolleranza alle lenti il nuovo difetto visivo può essere corretto con lenti a contatto usa e getta che eviteranno alla neomamma di affrontare gravose spese senza dover rinunciare a vedere bene. Infatti, il costo delle lenti monouso è di solito inferiore a quello delle lentine mensili o tradizionali.
Anche se dopo aver consultato il proprio oculista la futura mamma deciderà di continuare ad utilizzare le lenti durante la gravidanza, è comunque preferibile che le indossi per non più di 4 o 5 ore di seguito al giorno e ne sospenda l’uso a partire dall’ottavo mese.
Redazione 19 Febbraio 2009 fonte:www.gravidanzaonline.it |
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