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CENTRO NAZIONALE ENDOMETRIOSI

Il CENTRO NAZIONALE ENDOMETRIOSI e il CENTRO DI ENDOSCOPIA GINECOLOGICA AVANZATA ( ENDOSCOPICA MALZONI ) sono diretti dal Dott. MARIO MALZONI
coadiuvato nelle sedi di AVELLINO-NAPOLI-SALERNO e FIRENZE da : Dott. FRANCESCO COSENTINO (Aiuto), Dott. CIRO PERONE (Aiuto), Dott.ssa MARIANNA RASILE (Assistente Senior), Dott. DOMENICO IUZZOLINO ( Assistente Senior),Dott. ALFONSO RUGGIERO ( Assistente Junior) e Dott.ssa TIZIANA GENTILE ( Assistente Junior).
coadiuvato nelle sedi di ROMA-SALERNO e FIRENZE da: Dott. FABIO IMPERATO, Dott. PIERFRANCESCO MAGGIORA VERGANO e Dott. FILIPPO PERNIOLA.
Cos'e' l'endometriosi

L'endometriosi è la localizzazione anomala di epitelio ghiandolare e stroma endometriale (il tessuto che riveste internamente l’utero che la donna espelle ciclicamente con il flusso mestruale) al di fuori della cavità uterina.


Qual è l'origine dell'endometriosi?
Si tratta di un punto ancora controverso. Esistono sostanzialmente due teorie sull’origine di questo tessuto:

•Teoria metaplastica: trasformazione di cellule peritoneali, probabilmente di origine embrionale (Meyer 1919)

•Teoria metastatica: impianto di extrauterino di cellule endometriali a causa di mestruazione retrograda (Sampson 1927)

La teoria metaplastica si basa sulla presenza di invaginazioni epiteliali in continuità con il tessuto endometriale ectopico e, principalmente, dallo studio istologico delle lesioni del setto retto-vaginale, che sono generalmente costituite da cellule muscolari lisce, epitelio ghiandolare e scarso stroma.

La teoria metastatica ha sempre riscosso molto consenso sin dalla sua formulazione ma non appariva in grado di spiegare perché il 90% delle donne con mestruazione retrograda non sviluppava la patologia. Interessanti evidenze ci vengono dallo studio molecolare dei tessuti delle pazienti affette da endometriosi. Nelle donne affette da questa patologia sembra essere presente un aumento delle capacità d’impianto delle cellule endometriali ed una alterata immunosorveglianza da parte dei tessuti “ospiti”.

Alterazioni dell’immunità cellulo-mediata:

Le cellule endometriali delle pazienti affette da endometriosi sembrano mettere in atto meccanismi simili a quelli che permettono la sopravvivenza delle cellule tumorali metastatiche. In queste pazienti è stata rilevata una riduzione dell’attività citotossica dei linfociti NK mediata dall’aumento dell’espressione del recettore KIR (Killer-cell Inhibitoty Receptor) ed associata ad una alterata espressione di molecole MHC da parte del tessuto endometriale. (Wu My et al. Fertil Steril 2001 Aug;76(2):422-3)

E’ stata rilevata anche una riduzione dell’espressione da parte dei macrofagi di ICAM-1 (Intercelular Adhesion Molecule) con conseguente riduzione della loro attività fagocitica. (Maeda N et al. Fertil Steril 2002 Feb;77(2):297-302)

Alterazioni dell’immunità umorale:

Normalmente la sopravvivenza dei tessuti umani è assicurata da un complesso network di segnali umorali permissivi per la crescita o inducenti l’apoptosi. Nelle pazienti affette da endometriosi sono state rilevate numerose alterazioni nella secrezione e nella risposta ai fattori di crescita ed agli induttori dell’apoptosi. (Lebovic DI et al. Fertil Steril 2001 Jan;75(1):1-10).

Nel tessuto endometriale e nelle sue localizzazioni extrauterine attive delle pazienti affette da endometriosi è stato rilevato un aumento significativo nelle secrezione del VEGF (Vascular Endothelial Growing Factor) rispetto al tessuto endometriale di donne sane. (Donnez J et al. Hum Reprod 1998 Jun;13(6):1686-90)

Alterazioni dell’adesione cellulare:

Studi immunoistochimici hanno evidenziato un deficit nell’espressione da parte delle cellule endometriosiche di E-caderine, proteine coinvolte nell’ancoraggio cellulare alla matrice extracellulare, simile a quello presente nelle cellule metastatiche tumorali. (Gatje R et al. Am J Pathol 1997Feb;150(2):461-7)

Nel tessuto endometriale delle pazienti affette da endometriosi è stato rilevato un aumento significativo dell’espressione delle metalloproteinasi MMP-2 e MT1-MMP ed una riduzione della espressione dell’Inibitore Tissutale delle Metalloproteinasi-2 (TIMP-2), alterazioni che mostrano una maggiore capacità invasiva rispetto al tessuto endometriale delle donne sane. (Chung HW et al. Fertil Steril 2002 Oct;78(4):787-95)

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