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ICTUS: NUOVA METODICA RIABILITATIVA FAVORISCE IL RECUPERO MOTORIO

Studio della Fondazione Santa Lucia in collaborazione con l’Università Cattolica di Roma


ICTUS: FAR VIBRARE I MUSCOLI PER RIDURRE LA SPASTICITÀ CRONICA LA NUOVA METODICA RIABILITATIVA FAVORISCE IL RECUPERO MOTORIO


Miglioramenti persistenti anche dopo un anno dalla lesione cerebrale




Il lavoro è stato svolto nel Laboratorio di Neurologia Clinica e Comportamentale* della Fondazione e porta la firma di Barbara Marconi**, con la quale hanno collaborato Giacomo Koch, Viola Giacobbe e Cristiano Pecchioli. Il gruppo di ricerca è stato coordinato dal prof. Carlo Caltagirone, Direttore Scientifico della stessa Fondazione. Per lo studio sono stati utilizzati una strumentazione e un protocollo messi a punto dal prof. Guido Maria Filippi dell’Istituto di Fisiologia Umana dell’Università Cattolica di Roma. La ricerca è stata finanziata dalla Regione Lazio e dalla Fondazione Baroni.

Alla scienza è nota da tempo l’esistenza nel cervello di “mappe” che rappresentano con precisione il corpo umano e capaci, grazie ai fenomeni di plasticità corticale, di subire varie modificazioni a seguito di un evento vascolare come l’ictus. Ciò nonostante si riteneva che dopo un anno o più dalla lesione cerebrale fossero piuttosto scarse le possibilità da parte del cervello di compensare i danni mediante tali fenomeni di plasticità. Questo studio ha permesso di dimostrare che l’applicazione della vibrazione muscolare, in combinazione con terapia fisica convenzionale, è in grado di “riattivare” le mappe corticali dei muscoli affetti da spasticità.

La ricerca è stata condotta su un gruppo di 30 pazienti (età media 65 anni), con emiparesi conseguente ad ictus avvenuto almeno un anno prima, quindi stabilizzato. Tutti presentavano una lesione vascolare monoemisferica con deficit motori residui a carico dell’arto superiore e spasticità variante da lieve a marcata, con una preservata motilità volontaria residua. Nessuno era affetto da deficit cognitivi e/o deficit di linguaggio severi. Per lo studio è stato utilizzato un applicatore, a forma di piccola sfera, posizionato sul ventre dei muscoli spastici e in grado di erogare una vibrazione a frequenza costante di 100 Hz, assolutamente indolore e priva di effetti collaterali. I pazienti sono stati sottoposti a 3 applicazioni al giorno della durata di 10 minuti ciascuna (intervallate da un minuto di pausa) per 3 giorni consecutivi. Prima dell’applicazione della vibrazione muscolare e dopo due settimane dal trattamento i soggetti sono stati valutati clinicamente e mediante Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS); è stato così possibile verificare, in abbinamento alle modificazioni neurofisiologiche, sia una rilevante riduzione dell’ipertono nei muscoli spastici sia un notevole grado di recupero motorio (di circa il 30%).

I dati emersi dallo studio lasciano quindi intravedere progressi incoraggianti nel miglioramento della qualità della vita in pazienti colpiti da ictus sinora considerati cronici. Si è dimostrato, infatti, che la vibrazione muscolare - opportunamente combinata con le procedure riabilitative tradizionali e senza ricorrere a farmaci - è in grado di indurre miglioramenti persistenti, superando così il concetto stesso di cronicità.

Roma, 17 settembre 2010

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*Il Laboratorio di Neurologia Clinica e Comportamentale dell’IRCCS Fondazione Santa Lucia, diretto dal Prof. Carlo Caltagirone, si occupa dello studio delle funzioni cognitivo-motorie in sogetti sani ed in pazienti neurologici. Tali studi vengono effettuati attraverso la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), una metodica non invasiva, utilizzata per lo studio delle caratteristiche funzionali del sistema motorio che permette di studiare le risposte motorie evocate da stimoli magnetici focali sia nei soggetti sani che in numerose malattie neurologiche. Il laboratorio vanta diverse collaborazioni con prestigiosi centri di ricerca nazionali ed internazionali.

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**Barbara Marconi è Ricercatore della Fondazione Santa Lucia e svolge la sua attività presso il Laboratorio di Neurologia Clinica e Comportamentale. Si è formata come neurofisiologo dei Sistemi Motori sul modello animale e negli ultimi anni ha indirizzato i suoi interessi verso i fenomeni di recupero motorio e di riorganizzazione plastica dopo un danno della corteccia cerebrale nell’uomo. Insegna presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Università di Roma “La Sapienza”. Ha pubblicato numerosi lavori scientifici su importanti riviste internazionali.

fronte:http://www.hsantalucia.it/modules.php?name=News&file=article&sid=351

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