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Dieta per l'ipertensione


L'ipertensione è una malattia estremamente diffusa,
si calcola che negli USA, esistano 50 milioni di persone ipertese, con

una pressio ne arteriosa superiore a140/ 90, si può anche affermare che
sopra i 60 anni una persona su due è affetta da ipertensione, di
conseguenza l' ipertensione è una delle più comuni malattie esistenti
nel mondo attuale. I negri, gli anziani, i maschi sono le persone più
colpite. L' ipertensione tende ad aumentare con l' età e la mortalità
aumenta con l'aumento dei valori pressori. L' aumento di pressione, che
si verifica coll'età sarebbe dovuta secondo Sealey alla riduzione del
numero dei glomeruli renali correlata all'età o all' ischemia, che po
trebbe provocare minore escrezione di sodio. L' espansione del contenuto
corporeo di sodio che si ha nei soggetti anziani con ipertensione severa
suggerisce l'idea che in questi soggetti la restrizione di sodio sia
molto utile. Si calcola che in un soggetto di 35 anni, con pressione
arteriosa di 120/80 la spettanza di vita sia di 74 anni, ma con una
pressione di 150/100 la spettanza di vita diventi di 55 anni. La
mortalità aumenta nettamente se la pressione diastolica è superiore ai
105 mm. Una pressione diastolica inferiore di 5 o di 7,5 o di 10 mm di
mercurio ai valori indicati come normali, riduce il rischio di ictus del
34%, del 46%, e del 56 %, e riduce il rischio di malattia coronarica del
21%, del 29%, del37%.
I danni provocati dall' ipertensione colpiscono
tutti gli organi: a livello cerebrale troviamo emorragie

intracraniche e trombosi cerebrale, a livello cardiaco
coronarosclerosi, infarto miocardi co, angina pectoris, insufficienza

cardiaca, morte improvvisa, ipertrofia ventricolare sinistra, a

livello renale troviamo insufficien za renale e
glomerulosclerosi, nelle grosse arterie aneurismi aorti
ci, aneurisma dissecante, stenosi carotidee e renali, arteriopatie

periferiche, a carico dell'occhio retinopatie.

Classificazione della pressione arteriosa negli adulti sopra i
18 anni:
Pressione arteriosa ( mmm di HG )

Categoria Sistolica Diastolica
Ottimale <120 <80
Normale <130 <85
Normale alta 130-139 85-89
Ipertensione:
primo stadio 140-159 90-99
secondo stadio 160-179 100-109
terzo stadio >180 >110


Nel trattamento della pressione arteriosa si rende molto utile in
tutti i casi la modificazione dello stile di vita.

Per molti anni gli
esperti hanno consigliato :

1) Riduzione del peso

corporeo, 2) riduzione del sale, 3)

esercizio fisico, 4) limitazione degli alcoolici,
attualmente si consiglia anche 5) la riduzione dei grassi
saturi.

Secondo gli autori più accreditati:
i fattori decisivi sono

il calo del peso corporeo e la restrizione marcata del sodio. 

Vengono consigliati inoltre:
1)supplementi di potassio 2)

abolizione del fumo 3)restrizione della caffeina 4) eliminazione di
alcuni farmaci conazione,ipertensivogena,

(contraccettivi,steroidi,simpaticomimetici, farmaci antinfiammatori non
steroidei). E'utile l' uso dei grassi 3 omega.

La riduzione del peso corporeo:
è un mezzo molto

efficace per la riduzione della pressione arterio sa: per ogni kg perso
la pressione scende di 1,5-2 mm di mercurio. I meccanismi attraverso cui
il calo di peso influenza la pressione sono molteplici: riduzione dei
radicali liberi, aumento colla riduzione calorica della eliminazione di
sodio con l' urina, riduzione dell'attività simpatica, riduzione
dell'insulina plasmatica

Restrizione del sale: 
Confronto tra due popoli a

bassa introduzione di sodio e le popolazioni occidentali:


YANOMANO PAPUA MONDO OC
Sodio al
di<1mmol
6 mmol 160 mmol
Sodio/potassio<0,01 0,48 3,4
Pressione
Sis 95,4 107,7 118,7
Dia 61,4 62,9 74,0
Ipertesi 0 0,8 17,4


Come si nota i popoli con uno stile di vita primitivo e una
dieta simile a quella dell'uomo del paleolitico sono liberi

dall'ipertensione e non mostrano l'aumento progressivo della
ipertensione dovuto all'età.

Ambard nel 1906 e Allen nel 1920

dimostrarono che la restrizione sodica provoca riduzione della pressione
arteriosa, ma sopratutti Kempner colla sua famosa dieta a base di riso
dimostrò che una dieta rigorosa iposodica può migliorare o guarire l'
ipertensione. Numerosi studi hanno dimostrato,che per ottenere il
massimo effetto, l'apporto sodico dovrebbe essere ridotto il più
possibile. Negli ipertesi, è stato dimostrato un incremento della
concentrazione di sodio nei globuli rossi e nei globuli bianchi, ciò
sarebbe dovuto ad una alterazione della funzione della pompa
sodio-potassio. La restrizione del sodio riduce l' ipertrofia
venticolare sinistra, ridu ce l' eliminazione di potassio con l'urina,
previene il danno dei glo meruli negli animali da esperimento, provoca
riduzione della porta ta cardiaca,induce riduzione delle resistenze
periferiche e dello spessore parietale del ventricolo sinistro.
Ricordiamo che un grammo di sodio necessita di 270 ml di liquidi per
mantenere l'isotonia del mezzo interno.

Alcuni autori ritengono che per ogni grammo di sale in più,la
pressione diastolica media aumenta di 0, 8mm di mercurio. La popolazione

occidentale consuma in media da 10 a 14 grammi di sale al
giorno,,secondo alcuni autori in caso di ipertensione arteriosa grave il

sodio nella dieta dovrebbe essere limitato a 400 mgr al giorno.

L'esercizio fisico:
dopo esercizio aerobico la

pressione a riposo si riduce stabilmente è questo il risultato di 22
studi su esercizio fisico e pressione arteri osa. Dopo esercizio fisico
compare vasodilatazione persistente, dopo allenamento la pressione
arteriosa e la frequenza cardiaca a riposo si riducono.

Alcol:
in studi controllati la riduzione

dell'apporto di alcol si accompa gna a calo della pressione arteriosa,
per questo motivo bisogna ridurre l'alcol a non più di 30
gr/die,(250-350 ml di vino), la cau sa dell' aumento di pressione dovuta
all' alcol sarebbe la sua mar cata azione magnesiurica

Il fumo
Il fumo ha degli importanti effetti

pressori, che durano 15-30 minuti dopo l'ultima sigaretta. L'azione
ipertensiva è imputabile alla nico tina con la sua azione
vasocostrittrice, e ai radicali liberi che si svi luppano in enorme
quantità inalando il fumo di sigaretta, i radicali liberi provocano la
distruzione dell'ossido nitrico(NO2),la più impor tante sostanza
vasodilatatrice dell' organismo.

Il potassio
Tra tutti i mammiferi l' uomo

civilizzato è l'unico a seguire una dieta povera di potassio: la cottura
dei cibi, la raffinazione, la conservazio ne riducono difatti il
potassio dei cibi.
Esistono evidenze epidemiologiche che dimostrano
un rapporto inverso tra introduzione di potassio e pressione arteriosa.
E' stato inoltre accertato che una deplezione di potassio peggiora
l'iper tensione. Secondo alcuni autori il contenuto corporeo di potassio
è negativamente correlato con la pressione arteriosa. Queste azio ni
favorevoli del potassio sarebbero dovute alla sua azione natriuretica e
all'aumento indotto dal potassio di prostaglandine vasodilatatrici.

E' stato accertato che un aumento di potassio di10mmoli/die
(730mgr), provoca una riduzione dell'ictus del 40%.

Nella popolazione un aumento degli alimenti naturali ricchi di
potassio come frutta, patate, soia e fagioli e una riduzione degli

alimenti ricchi di sodio e poveri di potassio può apportare enormi
vantaggi. Il 25% della popolazione adulta è ipertesa e l'inci denza è
superiore al 50% negli anziani.

Milioni di bambini e di

giovani si dirigono verso l' ipertesi one, i dati indicano che la
riduzione dell'introduzione di sale con la dieta e l'aumento dell'

assunzione di potassio potreb bero portare ad un miglioramento
dell'ipertensione e potreb bero aumentare la durata e il modo di vivere
di milioni di per sone. (Menneely )

ALIMENTI DA PREFERIRE:
Frutta cruda sino a 6

pasti al giorno, noci, albicocche secche, fichi secchi, uvetta, prugne
secche, verdura cruda o lessa patate, legumi (fagioli, lenticchie, fave,

piselli ), cereali integra li (pasta, pane integrali non salati e senza
grassi aggiunti ), riso integrale, soia in tutte le forme, pesce, latte
a 0 grassi, albume di uovo sodo, fiocchi di avena, di soia, di grano non
salati e comunque tutti i cibi naturali ricchi di potassio, magnesio,
vitamine, fibre, poveri di sodio; acque minerali povere di sodio.
E'
COMUNQUE DETERMINANTE EQUILIBRARE LE CALORIE IN ENTRATA ALLE CALORIE
CONSUMATE.

fonte:www.katamed.it

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